martedì 5 dicembre 2017

Come si festeggia il natale in Finlandia



I Finlandesi festeggiano il Natale il 24 dicembre. Il 25 dicembre è ancora un giorno di festa, ma il giorno principale di festa del Natale è il giorno della Vigilia

A mezzogiorno si sintonizzano i canali delle televisioni per seguire la Dichiarazione di Pace del Natale dalla città di Turku: comincia con una canzone, viene poi letto un testo vecchissimo in cui si proclama che nel giorno del Santo Natale sia rispettata la pace tra gli abitanti della città..

Il grande protagonista gastronomico del Natale è il prosciutto di Natale. I Finlandesi attendono di mangiare questa prelibatezza tutto l’anno.

Dopo il cenone, la famiglia si riunisce per addobbare l’albero di Natale che è principalmente un abete vero e viene scelto nelle foreste adiacenti la casa, prima della caduta delle prime nevi, già a novembre. Ognuno segna il proprio albero con un nastro colorato o un cartellino col proprio nome. L’albero viene tagliato qualche giorno prima di Natale o il 23 dicembre e portato in casa.
Gli addobbi dell’albero il giorno di Natale in Finlandia non sono molto differenti da quelli italiani, con palle di Natale e drappi colorati. Se c’è una differenza, è che in Finlandia, non c’è un limite: mettono drappi e palline finché possono, senza un vero senso o ordine logico.

E' tradizione far visita ai parenti deceduti. Da questo punto di vista il Natale si può paragonare al 2 Novembre in Italia, quando i cimiteri sono affollati di visitatori. Ma non solo, visto che si è ormai usciti di casa, di solito il giorno seguente la Vigilia si fa visita ai parenti, ai nonni, agli zii e cugini più vicini. I cimiteri rimangono aperti con orario prolungato e senza illuminazione che viene sostituita dalle centinaia di candele che tutti portano sulle tombe dei propri cari. Uno spettacolo da non perdere.
Filippo Leonardi


Come si festeggia il Natale alle Hawaii

Alle Hawaii – luogo caldo, non tipicamente natalizio – Babbo Natale non si mostra sulla sua classica slitta, bensì fa la sua apparizione su una canoa rosso fuoco, insieme ai propri elfi in tenuta hawaiana.


Il Natale si inaugura con l’arrivo di un barcone natalizio carico di abeti dal quale sbarca anche Santa Claus



Quali sono le feste hawaiiane oltre al Natale?

La maggior parte delle date, sono incentrate sulla cultura e sulla più classica musica locale tra sfilate, mostre di artigianato, danze e delizie culinarie. 

Le feste lunghe e quasi senza sosta sono dette hoolaulea. Nell’aria solo l’odore della carne teriyaki mentre immancabili i danzatori di hula arricchiscono i propri capelli di fiori veri e finti e percuotono i loro tamburi di zucca eseguendo abilmente i loro passi tipici.
I festeggiamenti di più ampio respiro sono gli Aloha Festival, una riedizione  dell’antico Mahahiki

Si comincia da Oahu, a settembre con gare di hula in cui non si bada a spese per i costumi. Le danze sono interpretate da persone che hanno studiato con passione per tutta le vita e tutti sono molto bravi ma visto che convivono più culture, più feste devono essere programmate.

In ogni caso, indipendentemente dal proprio credo, tutti festeggiano il Capodanno Hawaii con botti, mortaretti e, alla fine, indossano un happy Hawaiano e iniziano le danze al tempio Buddiste per la stagione di Obon, ricordando gli antenati.

Giovanni Minervino

Come si festeggia il Natale a Hollywood

Dal 1928 il Natale hollywoodiano viene sancito dalla Santa Claus Parade: si tratta di una lunga e sfarzosa sfilata di star, che si snoda per 3.5 miglia lungo Hollywood Boulevard, uno dei viali più famosi della zona, che per l’occasione muta il suo nome in Santa Claus Lane. 
Già a partire dal 1924 era nata la consuetudine di addobbare i dintorni con decori e luci: nel 1928 l’amministrazione cittadina scelse l’attrice Jeanette Loff, molto in voga in quegli anni, come madrina della manifestazione. 
La Loff attraversò la Santa Claus Lane su di un’autentica slitta, trainata da renne che – nel 1931 – a causa del clima troppo caldo – vennero sostituite da una lussuosa automobile.

Sofia.

come si festeggia il Natale in Norvegia


Il Natale in Norvegia non dura solo un paio di giorni: si tratta di una stagione intera fatta di riti e preparativi speciali. La maggior parte del Paese è coperto da un bianco manto di neve e le notti buie aggiungono un tocco magico allo spirito festivo.

L'odore delle bucce di clementine e dei rami di abete. Il calore dei falò. Le voci dei bambini che giocano nella neve.
Tutti amano il Natale, Dopo tutto, non c'è modo migliore di una data sul calendario per far passare in fretta le lunghe notti buie e il freddo dell'inverno.

Natale, qui chiamato "Jul", precede in realtà la cristianizzazione del paese, e anche se non è certo su come gli antichi pagani lo celebrassero.

I moderni preparativi per le festività natalizie iniziano ai primi di dicembre, con la cottura dei biscotti di Natale (di almeno sette tipi diversi), l'acquisto dei regali e le noiose pulizie casalinghe. Se fai un giro per le strade noterai molti norvegesi stressati per via di questi preparativi nel mese di dicembre.

Ma il periodo prenatalizio è anche un momento di intimità. Una varietà di concerti di Natale si tengono nelle chiese e nelle sale da concerto di tutto il Paese.
Il giorno clou, però, è la vigilia di Natale (24 dicembre), con il cenone in famiglia solitamente a base di ribbe e pinnekj (costolette di maiale e d'agnello), oppure merluzzo in alcune parti della Norvegia. Anche molti ristoranti offrono questi piatti nelle settimane che precedono il Natale.

E anche se il Natale non dura fino a Pasqua (come recita uno dei famosi canti natalizi tradizionali norvegesi), tutto il mese di dicembre è caratterizzato da uno spirito festivo unico che culmina nel Capodanno.

Christian

come si festeggia il Natale in Perù


Prima del 1533 i peruviani non conoscevano il Natale. Arrivò in quell’anno con la conquista da parte degli Spagnoli, per cui il primo contatto con la festa non fu dei migliori, visto che il vino era molto costoso ed utilizzato quasi esclusivamente per curare gravi malattie, mentre lo zucchero era talmente scarso che non si potevano preparare dolci.

Oggi la sera di Natale si cena con tutta la famiglia, si prega e si suonano l’arpa o il clavicembalo, che accompagnano balli scatenati o soft. I peruviani costruiscono presepi ricchissimi e meravigliosi! I personaggi ed il paesaggio vengono intagliati nel legno dai bravissimi artigiani Quechua, che utilizzano una tecnica di intaglio molto antica. I personaggi e le case vengono poi abbelliti con stoffe e pietra di Huamanga (il cosiddetto marmo del Perù, di colore girgio o rosa) .La carnagione di Manuelito divenne più ambrata ed i tratti somatici simili a quelli peruviani. Così le tradizioni sono mutate, adattandosi a questo meraviglioso popolo.

Col tempo sono nate numerosissime leggende riguardanti i “Manueliti”, per cui quasi ogni luogo ha un suo Dio Bambino personale da festeggiare.
La leggenda del Bambino Perso di Huancavelica, ad esempio, parla del Dio Bambino protettore della Valle di Ica, scomparso e poi ritrovato a Huancavelica.
Da questa leggenda è nato un rituale che dura due giorni: il primo giorno un gruppo di ballerini simula la scomparsa, accompagnato da asini, cavalli e distribuzione di prodotti locali. I ballerini danzano lungo le strade del paese, mentre una donna li segue portando in braccio un bambino, ed un Ambasciatore legge ad ogni angolo un proclama dei Re Magi che cercano il bambino. Il secondo giorno si assiste alla vera processione, in cui i partecipanti indossano pantaloni bianchi, un cappello di paglia, portano un campanello ed un fazzoletto. Non è una processione triste, ma tutti cantano allegri in onore del Bambino Perso.

Un altro rito molto celebrato è quello del Bambino Velakuy (Bambino su cui si veglia). La celebrazione dura dal 25 dicembre al 2 febbraio, giorno della “Mamacha Candelaria”, in cui il Bambino riceverà la visita di ballerini mascherati dai rappresentanti di ogni casta di lavoratori.

Ma una delle feste più seguite è quella del Bambino di Andahuaylas, celebrata da tre villaggi: Talavera il 25 dicembre, Andahuaylas il primo gennaio (ed è la data più importante) e San Jeronimo il 6 gennaio.

Il Natale è arrivato persino nel cuore della foresta: il 24 dicembre gli Ashaninka, indigeni dell’Amazzonia, siedono attorno ad un falò acceso dai più giovani della comunità, mangiando minestre con cacciagione e bevendo il masato (succo di yucca masticato e fermentato). Canti di amicizia accompagnano la festa.

ALICIA AGOSTINI


come si festeggi il Natale in Canada

Le tradizioni natalizie del mondo trovano unione in Canada dove si sono susseguite le diverse influenze inglesi, tedesche, scozzesi, irlandesi e francesi. Il fulcro delle tradizioni natalizie in Canada sono l’albero di natale con le sue decorazioni, il presepe e lo scambio dei doni per i più piccoli, la famiglia così diviene il fulcro centrale delle feste.
Le tradizioni natalizie in Canada e più precisamente a Labrador City permettono di assistere alla gara della casa meglio decorata con l’utilizzo di luci e la presenza di statue di ghiaccio in giardino. Passeggiando per la città non vi mancherà di assistere a bambini che giocano con la neve o gruppi di persone che intonano canti natalizi sulla musica celtica.
Scenario diverso è presente in Nova Scotia, qui le tradizioni natalizie del Canada prevedono il consumo di aragosta e frutti di mare al posto del classico tacchino. Questa zona è conosciuta in gran parte del mondo per la presenza dell’albero di Natale gigante che ogni anno dal 1917 viene donato alla città di Boston in segno di riconoscimento per l’aiuto offerto dopo l’esplosione che avvenne ad Halifax.
In Quebec i festeggiamenti iniziano i primi giorni del mese di dicembre e si concludono circa a metà gennaio. Sarà possibile ammirare la città tutta illuminata e prender parte a Montreal alla parata di Santa Claus.

Agata e Veronica.

Come si festeggia il Natale in Francia

Il Natale in Francia viene celebrato in modi diversi a seconda delle regioni. Certamente, però, il Natale nelle grandi città è il più commerciale e forse spettacolare, con le luci e le manifestazioni tipiche della grandi città.
L’Alsazia, ad esempio è la Regione dei mercatini di Natale francesi, i più belli si trovano infatti a Strasburgo e a Marsiglia.


Nelle famiglie francesi a Natale si prepara il Presepe (che occupa davvero un posto privilegiato nella loro tradizione)  formato da piccole statuine d’argilla (i Santouns) vestite con i costumi tradizionali estremamente curati che, a differenza dei presepi nostrani (a parte quello napoletano, su cui andrebbe davvero aperto un capitolo a parte piuttosto lungo), raffigurano i personaggi del paese, come il sindaco, il parroco, le maestre, ognuno con i propri attrezzi di lavoro ed accessori che servono per identificare la statuina…personaggi che vanno ad aggiungersi ai personaggi classici del presepe. Questa tradizione nasce nel XVII° Secolo ed è molto viva, soprattutto in Provenza.

Nelle piazze delle cattedrali del sud la nascita di Gesù è messa in scena sia da attori che da marionette. Anche qui vengono messi in scena i personaggi del luogo, proprio come nei presepi all’interno delle case, e vanno ad aggiungersi ai personaggi classici. Uno dei personaggi più amati dai bambini è il piccolo Ravi, un allegro personaggio che, con la sua lanterna, fa luce sul sentiero in direzione del presepe.

A Marsiglia, nel periodo di Natale si tiene la Fiera dei Santoun: Una grande mostra di presepi di grandissima fattura, fatti con estrema precisione e realismo.

I Bambini francesi ricevono i doni da Gesù Bambino (Petit Jésus) o da Pere Noel (il nostro Babbo Natale)assistito da Pre Fouttard che ha il compito di ricordare a Pere Noel come si sono comportati i bambini durante l’anno.

In alcune regioni della Francia settentrionale Pere Noel fa visita ai bambini per ben 2 volte: la prima il 6 Dicembre (giorno di San Nicola) e il giorno di Natale, naturalmente. La vigilia di Natale i bambini usano lasciare le proprie scarpette vicino al caminetto per essere riempite di doni da Babbo Natale, il giorno dopo, infatti le trovano colme, e inoltre appesi all’albero ci sono anche dolci frutta, noci e giochini…
Un usanza particolare vuole che gli adulti si scambino i doni il giorno di San Silvestro (Saint-Sylvestre), e non a Natale!

Ogni regione francese conserva le proprie tradizioni con orgoglio: in Provenza, ad esempio,  nei camini si brucia il ceppo di Natale, un grande ceppo di abete che deve ardere per tutto il giorno di Natale!
Nel piccolo paesino di Carprentràs (sempre in Provenza) si usa dedicare alla Madonna un vaso di “rosa di Gerico”, una pianta particolare proveniente dalla Terra Santa. La leggenda vuole che Maria, in Viaggio verso Nazareth benedì la pianta con la vita eterna.

In alcune chiese vicino al mare, invece, al termine della messa di mezzanotte, una processione di pescatori e di pescivendoli deposita ai piedi dell’altare un cesto colmo di pesci, in segno di devozione ed affetto verso Gesù.

Durante la veglia del 24 dicembre le famiglie si riuniscono per cena, le pietanze vengono spesso accompagnate dallo Champagne, tipico e famosissimo vino francese, le pietanze  più tradizionali sono il Foie gras, ostriche, salmone, o anche tacchino ripieno. Il dolce Natalizio per eccellenza è il “bûche de Noël”.

Martina Ricci 

Come si festeggia il Natale in Brasile

Il Brasile è un crocevia di culture e influenze culturali dal mondo, prime su tutte quelle africane. 

In Brasile, infatti, si seguono molti culti religiosi che mescolano le tradizioni cristiane dei santi con gli spiriti delle religioni africane e questo miscuglio, spesso, dà origine a riti particolari.

Il Natale più folcloristico è quello organizzato a Gramado che prende il nome di Natal Luz  e dura, pensate, dal 18 dicembre all’11 gennaio.
Il vivace spirito brasiliano riempie le vie della cittadina costruita ai tempi del periodo coloniale tedesco e si intreccia con le tradizioni tipiche del Natale però... sotto il sole estivo, non in mezzo alla neve! 

Anche se, all'ingresso della città, è posto un grande albero di Natale illuminato.  Sempre a Gramado si svolge inoltre l’annuale raduno di tutti i Babbi Natale del Sud America bardati di tutto punto come da tradizione nonostante la temperatura altissima.

Il  24 dicembre  si celebra la  Nativitaten : una sorta di musical a cui partecipano ballerini e cantanti,  con fuochi d’artificio ed effetti speciali

Lo spettacolo rappresenta la natività di Gesù partendo, pensate, dal momento della Creazione e passando per il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.  Lo spirito è giocoso perché si deve mettere in scena la felicità del mondo per la nascita del Salvatore.  

A cavallo tra Natale e Capodanno la città viene animata da diversi altri  spettacoli teatrali, tra i quali spicca  La fabbrica del Natale,  musical ambientato in una sorta di "fabbrica dei giocattoli" e la  Grande Sfilata  (il 25 dicembre e il primo gennaio) in cui Babbo Natale sfila sulla sua slitta tra due ali di folla , accompagnato da carri allegorici che richiamano il tema del Natale.

Pietro B & Pietro D 

come si festeggia il Natale in Bangladesh


Gli uomini dei villaggi di questo paese, in questo giorno di festa tagliano giovani alberi di banane nelle piantagioni, per poi ripiantarli a coppie lungo i sentieri che portano alle Chiese. Le grandi foglie vengono poi legate in modo da formare archi, sotto i quali vengono accese le torce.

Quali sono le feste in Bangladesh?

Uno dei più grandi eventi sociali è l’Anno Nuovo bengalese celebrato con entusiasmo dalle persone di tutte le religioni. Donne e ragazze si vestono con il Sari bianco con bordi rossi e gli uomini in bianco Panjabi (abbigliamento tradizionale) e mangiano il Panta (riso tradizionale bengalese). 

Eid-ul-Fitr e Eid-ul-Azha sono le feste religiose più importanti per i musulmani. 
Ogni anno nel mese di ottobre gli indù celebrano il loro più grande festival di Durga Puja tra fanfare molto colorate. 
L’abito comune è per i maschi è una camicia con i pantaloni mentre per le donna è il  Shari . Tuttavia le ragazze indossano spesso il salware kamij. Gli uomini e i ragazzi indossano Panjabi nelle occasioni di festa (camicia tradizionale, creata dall’artigianato locale).

Francesco Selvatici

Come si festeggia il Natale alle Maldive

A Natale, gli abitanti delle Maldive addobbano le loro case a festa proprio come facciamo noi, ma più che usare palline e oggetti in plastica e alluminio, preferiscono scegliere elementi presi direttamente dalla natura, soprattutto rami di pino e di fico. 
Nel frattempo, ci si mette d’accordo e ci si riunisce nei villaggi creando dei lunghi cortei che poi girano tra le varia abitazioni bussando alle porte. 
In altri casi, ci si ferma in ampi spazi e si cominciano ad intonare canti o a improvvisare danze bodu beru o bandiya.

Una leggenda popolare svela che le Maldive sarebbero nate della lacrime di Dio in un momento di commozione profonda per la creazione del mondo. E’ proprio vero che ogni atollo, ciascuno nato da una lacrima, meriterebbe di essere visitato e contemplato.

Eleonora Montanari

Come si festeggia il Natale in Kenia.

Le poche chiese cristiane del Kenya vengono addobbate con fiori coloratissimi, gli stessi che decorano i locali alberi di Natale. 
Le famiglie si riuniscono per il pranzo, mentre gruppi di ragazzini girano di casa in casa chiedendo piccoli doni e dolcetti. Il piatto tradizionale è il nyama choma, un arrosto di capra. 

In Africa convivono centinaia di idiomi e dialetti quindi come si dice “Buon Natale” in africano? Si dice Rehus-Beal-Ledeats in tigrino ed eritreo, Kisimusi è invece il Natale in Zimbabwe. 

Il Natale in Africa solitamente coincide con la fine della raccolta del cacao, motivo per cui non in tutti i paesi africani si festeggia il 25 dicembre, ma anche il 7 Gennaio, secondo il rito della Chiesa Copta ortodossa. 

Per l’occasione i lavoratori tornano alle loro famiglie e i giovani girovagano per le strade dei villaggi o delle città cantando canzoni e inni natalizi

Nei paesi cristiani come il Kenya e il Ghana ci si reca in chiesa per assistere alle funzioni religiose. 
L’albero di Natale è uno dei simboli della festività, anche se a volte invece dell’abete, per ovvie ragioni climatiche, si addobba la palma, come in Liberia.

Lorenzo Sabatini

sabato 2 dicembre 2017

se dovessi comunicare a un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che:

Tu dovresti venire in questa scuola perché:
1)  le  maestre sono gentili, simpatiche, affettuose  e preparate
2) la scuola è accogliente, colorata, attrezzata, e ha un  grande giardino con tanti giochi
3) nella scuola c'è una mensa, accogliente, colorata dove si mangia bene

Agata e Veronica

se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che ...

 Io sono Christian e in questa scuola ci sono tante stanze dalla quale in ogni stanza si fanno cose diverse come: la stanza d'informatica dove si usano i computer, la stanza di philosopy.

Christian Santella NATALE

Se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che...

In questa scuola c'è il campo da calcio, e una maestra d'inglese che viene dalla Gran Bretagna,compagni eccellenti, buon cibo e una maestra buona.
mi piace giocare a calcio.
Filippo Leonardi

se dovessi convincere un bambino ad iscriversi in questa scuola gli racconterei che...

In questa scuola mi trovo bene perché c'è  l'aula di musica bellissima e poi anche perché ci sono  le maestre buonissime.
insegnano :  italiano, matematica,inglese,geografia,musica,motoria,scienze,filosofia,informatica e musica.

se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che...

In questa scuola io mi trovo bene, sono felice e i miei compagni sono divertenti.
Insegnano l'inglese, la musica, l'educazione fisica, l'italiano, la matematica, la storia, la filosofia, l'informatica, la geografia, la religione e la scienza.






Alicia Agostini 

Se dovessi convincere un bambino ad iscriversi a questa scuola gli racconterei che...

Tu che stai leggendo dovresti venire perché: c'è il campo da calcio, maestre brave , bambini accoglienti,ecc...

ACHILLE
 
Se non venite vi amazzo

Se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che ...

In questa scuola c'è un campo da calcio in erba naturale e viene pure tagliata, ha delle porte di diverse dimensioni.
Gli scivoli della primaria sono alti e spaziosi con un giardino intorno mentre gli scivoli dell'infanzia sono più piccoli ma sempre con il prato.
Il giardino dell 'infanzia è decorato con statue e fiori.
Ha anche un piazzale in cemento con un cancello per andare al campetto.

Pietro Dellafelice

Se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che ...

Gli racconterei che  in questa scuola c'è il vantaggio di poter mangiare a scuola, che  si possono usare i computer, c'è un giardino spazioso, prepariamo e facciamo le recite, c'è la palestra dove facciamo ginnastica c'è filosofia che è un vantaggio buono perchè impari a riflettere.
 Impari le buone maniere a condividere con i compagni 
questa scuola è  bellissima.
Martina RICCI 

Se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che ...

Questa scuola è stata fondata da Beato Carlo Liviero ed è fornita di tante cose (campo da calcio, scivoli...) .
Questa scuola fornisce ottime insegnanti per ogni materia e una ricreazione da 30 minuti .
Ogni materia dura 60 minuti e ogni giorno è formato da 4 ore tranne il martedì e il giovedì da 8 ore .
Il sabato una volta al mese non c'è scuola.

Francesco 4arta

Se dovessi convincere un bambino a iscriversi in questa scuola gli racconterei che ...

Mi sono trasferito da Bergamo e secondo me in questa scuola c'è qualcosa di meglio, il campo da calcio, la maestra buona, i compagni eccellenti e un buon cibo.

Edoardo Pozzi