martedì 5 dicembre 2017

Come si festeggia il Natale in Francia

Il Natale in Francia viene celebrato in modi diversi a seconda delle regioni. Certamente, però, il Natale nelle grandi città è il più commerciale e forse spettacolare, con le luci e le manifestazioni tipiche della grandi città.
L’Alsazia, ad esempio è la Regione dei mercatini di Natale francesi, i più belli si trovano infatti a Strasburgo e a Marsiglia.


Nelle famiglie francesi a Natale si prepara il Presepe (che occupa davvero un posto privilegiato nella loro tradizione)  formato da piccole statuine d’argilla (i Santouns) vestite con i costumi tradizionali estremamente curati che, a differenza dei presepi nostrani (a parte quello napoletano, su cui andrebbe davvero aperto un capitolo a parte piuttosto lungo), raffigurano i personaggi del paese, come il sindaco, il parroco, le maestre, ognuno con i propri attrezzi di lavoro ed accessori che servono per identificare la statuina…personaggi che vanno ad aggiungersi ai personaggi classici del presepe. Questa tradizione nasce nel XVII° Secolo ed è molto viva, soprattutto in Provenza.

Nelle piazze delle cattedrali del sud la nascita di Gesù è messa in scena sia da attori che da marionette. Anche qui vengono messi in scena i personaggi del luogo, proprio come nei presepi all’interno delle case, e vanno ad aggiungersi ai personaggi classici. Uno dei personaggi più amati dai bambini è il piccolo Ravi, un allegro personaggio che, con la sua lanterna, fa luce sul sentiero in direzione del presepe.

A Marsiglia, nel periodo di Natale si tiene la Fiera dei Santoun: Una grande mostra di presepi di grandissima fattura, fatti con estrema precisione e realismo.

I Bambini francesi ricevono i doni da Gesù Bambino (Petit Jésus) o da Pere Noel (il nostro Babbo Natale)assistito da Pre Fouttard che ha il compito di ricordare a Pere Noel come si sono comportati i bambini durante l’anno.

In alcune regioni della Francia settentrionale Pere Noel fa visita ai bambini per ben 2 volte: la prima il 6 Dicembre (giorno di San Nicola) e il giorno di Natale, naturalmente. La vigilia di Natale i bambini usano lasciare le proprie scarpette vicino al caminetto per essere riempite di doni da Babbo Natale, il giorno dopo, infatti le trovano colme, e inoltre appesi all’albero ci sono anche dolci frutta, noci e giochini…
Un usanza particolare vuole che gli adulti si scambino i doni il giorno di San Silvestro (Saint-Sylvestre), e non a Natale!

Ogni regione francese conserva le proprie tradizioni con orgoglio: in Provenza, ad esempio,  nei camini si brucia il ceppo di Natale, un grande ceppo di abete che deve ardere per tutto il giorno di Natale!
Nel piccolo paesino di Carprentràs (sempre in Provenza) si usa dedicare alla Madonna un vaso di “rosa di Gerico”, una pianta particolare proveniente dalla Terra Santa. La leggenda vuole che Maria, in Viaggio verso Nazareth benedì la pianta con la vita eterna.

In alcune chiese vicino al mare, invece, al termine della messa di mezzanotte, una processione di pescatori e di pescivendoli deposita ai piedi dell’altare un cesto colmo di pesci, in segno di devozione ed affetto verso Gesù.

Durante la veglia del 24 dicembre le famiglie si riuniscono per cena, le pietanze vengono spesso accompagnate dallo Champagne, tipico e famosissimo vino francese, le pietanze  più tradizionali sono il Foie gras, ostriche, salmone, o anche tacchino ripieno. Il dolce Natalizio per eccellenza è il “bûche de Noël”.

Martina Ricci 

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